PARTE 1
CRISTIANESIMO:tra i vari cambiamenti in atto durante il 3 secolo dopo cristo dopo i barbari, nel nostro impero romano avviene
un altra notevole trasformazione e che interessa per la prima volta il mondo religioso: la diffusione del cristianesimo a roma.
Da un po di tempo infatti esisteva in urbe una grande tolleranza religiosa proveniente dall' Oriente, e portata a roma grazie
alle conquiste, nelle varie provincie, delle legioni romane; per cui dappertutto si vedevano templi di Giove, Minerva, con
acconto quello di Zeus, Osiride, Anubi di Rha. Questi erano tra gli dei più venerati che garantivano all' uomo la salvezza eterna;
per alcuni di questi dei si praticavano persino sacrifici umani. Così, all' interno di questo fermento religioso, durante i primi
secoli dell' impero romano, si collocò, proveniente dalla palestina, il messaggio diffuso da un certo Gesù di Nazaret, il quale,
aveva proclamato che era giunto sulla terra il regno di Dio e che l' inviato da dio, egli stesso, avrebbe salvato tutti i popoli
della terra e li avrebbe liberati dall' oppressore. Gesù Cristo proclamava che la selvezza non era riservata ai ricchi o ai potenti,
ma specialmente ai più poveri, ai puri di cuore, a coloro che operavano perdonando le offese. La nuova religione cristiana "monoteistica"
predicava ed aveva al centro del suo pernsiero valori ai quali i roman MAI avevano pensato; e parlava di un dio , padre di tutti gli uomini
che stava a di sopra di tutti compreso l' imperatore.
PARTE 2
La nuova fede cristiana parlava di un dio, padre di tutti gli uomini il quale non aveva nessuna distinzione tra razze o condizioni sociali. Ma Gesù cristo venne da subito visto dai romani come un vero e proprio pericolo. Predicando il Messia accusò i Farisei di essere uomini falsi ed'impuri; così questi ultimi lo denunciarono al governatore romano di allora Ponzio Pilato. Ecco che Cristo ed i suoi seguaci furono additati come nemici del genere umano; e rifiutandosi di venerare la figura dell'Imperatore (culto sacro ai romani) Gesù venne crocifisso nel 33 D.C; dall'ora in poi, i cristiani subirono col tempo dure persecuzioni sotto Valeriano, Diocleziano o lo stesso Nerone che li accusò di aver provocato uno spaventoso incendio nella città eterna. I 12 apostoli (o discepoli), dopo uno smarrimento iniziale, cominciarono a predicare a Roma che Gesù Cristo era risorto da morte; così Paolo di Tarso e Pietro (capo dei 12), persero la vita durante la persecuzione. Proprio in questi secoli, nuove realtà cristiane fiorirono sulle terre dell'Impero; le nuove collettività dunque sorgevano soprattutto nelle città più grandi, mantenendosi in contatto tra di loro. A guida di queste nuove comunità, i Cristiani degli anziani chiamati Presbiteri i quali si occupavano delle cure dell'anima, dei sacramenti, dell'eucarestia; questi ultimi venivano poi aiutati durante la liturgia dai Diaconi. I sorveglianti di tutte queste nuove comunità, i continuatori dell'opera degli apostoli si fecero chiamare Episcopi: e si garantivano la corretta adesione alla dottrina in ogni centro abitato che presiedevano, detta Ecclesia.
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